Il progetto “dalla scuola al lavoro” mira a creare sbocchi lavorativi agli ex meninos da rua cresciuti nei centri Arco-iris, ai ragazzi e alle donne del quartiere Corujao e degli altri quartieri poveri di Itamaraju, a chi esce formato dalla scuola professionale. Tende inoltre a stimolare lo sviluppo economico del territorio ed a contribuire alla crescita della cultura cooperativistica.
Una nuova attività lavorativa, in cui hanno trovato impiego alcune sarte formate nella Scuola professionale “Cesare Malossini”, è la micro impresa “San Malossi”, che ha preso il nome dalla scuola professionale. Utilizzando gli strumenti della scuola, realizza abiti, divise, biancheria, lenzuola e altri prodotti da vendere sul mercato, partecipa inoltre ad appalti pubblici per produrre divise da lavoro e magliette. La micro impresa si è fatta ben conoscere in zona per la sua produzione. Essa procede nonostante se ne sia da poco andata la coordinatrice lasciando una serie di problemi aperti, superati grazie al soccorso di frei Dilson, della sorella Dilma e del sostegno straordinario arrivato dall’Italia. L’augurio è che l’esperienza lavorativa possa procedere, radicarsi e svilupparsi sempre di più.
Grande attenzione è rivolta anche all’attività agricola collegata alla scuola professionale, che viene svolta sul terreno di circa 3-4 ettari nel centro Arco-iris. I prodotti della terra e i frutti delle piante vengono in parte utilizzati dalla Casa di accoglienza Arco-iris, servono cioè a rifornire per l’intero anno la frutta e la verdura necessarie per la Casa, dove le bocche da sfamare sono sempre molte e alle quali si sono aggiunte quelle di tanti ragazzi poveri del quartiere. In parte vengono venduti al mercato locale e il ricavato serve per il sostentamento delle famiglie dei tre ex meninos da rua, che oggi vivono nella Casa di accoglienza e lavorano la terra, insieme al coordinatore Dheicson. L’attesa è che tali esperienze lavorative portino ai risultati positivi sperati, ma anche qualora i risultati non fossero quelli attesi, com’è successo in passato, sono comunque esperienze di vita importanti per la formazione.
La storia
La scuola professionale è stata voluta e sostenuta per poter dare uno sbocco lavorativo ai ragazzi/e cresciuti nei centri Arco-iris, della zona e soprattutto dei quartieri poveri di Itamaraju.
Con lo stesso scopo si è proseguito il cammino con il progetto “dalla scuola al lavoro”.
Gli obiettivi erano di creare opportunità lavorative, là dove non c’erano, per i ragazzi dei centri scolastici di Arco-iris e della scuola professionale “Cesare Malossini”, ma anche di stimolare lo sviluppo economico del territorio, di contribuire alla crescita della cultura cooperativistica e di arrivare, almeno in parte, all’autofinanziamento della scuola professionale.
Nel progetto “dalla scuola al lavoro”, Arcoiris ha allestito un laboratorio di sartoria con varie macchine da cucire, tavoli da lavoro, ferri da stiro, manichini, specchi, scaffali, mensole, piccola attrezzatura e materiale vario al servizio sia della Scuola professionale Cesare Malossini sia delle cooperative o micro imprese che nel tempo hanno lavorato. Si sono avviati così laboratori di sartoria-cucito che hanno confezionato abiti, divise, biancheria, a favore dei centri Arco-iris (di Itamaraju e di Guaratinga), dei dipendenti del Comune, di varie associazioni, della banda della città, di una serie di appalti per ospedali e altre realtà ai quali hanno partecipato positivamente le sarte della scuola, e per la vendita al minuto. Sono stati organizzati corsi per sensibilizzare alla cooperazione, individuate persone trainanti nella formazione delle cooperative, supportato le attività nelle fasi iniziali. In qualche caso è stato utilizzato il microcredito, oltre agli aiuti che Arcoiris ha garantito al bisogno.
Il passaggio dalla formazione scolastica alle attività pratiche lavorative non è mai stato facile e le nuove attività non sempre hanno avuto la necessaria continuità e successo. Sono state comunque esperienze preziose per le lavoratrici, anche quelle che non hanno avuto continuità nel tempo. Attualmente presso la scuola opera con buona efficacia e organizzazione l’attività la micro impresa “San Malossi”, che ha preso il nome proprio dalla scuola e che pare stia procedendo bene pur tra varie difficoltà.
Altra naturale prosecuzione della scuola professionale, nel passaggio dalla scuola al lavoro, è stata l’organizzazione di unità agricole, con coltivazione dei campi, allevamento di mucche per produrre carne e latte, allevamento di maiali, avvio di una pescicoltura. Tutto ciò utilizzando sia i 3-4 ettari di terra disponibili nel centro Arco-iris, a ridosso della Casa di accoglienza e della Scuola professionale C. Malossini, sia i circa 30 ettari di terra del lotto lavorato dai ragazzi di Arcoiris situato nell’Assovale (Associação Vale do Jucuruçu), una cooperativa contadina formata da 60 famiglie di Sem Terra (Senza Terra). I prodotti agricoli (manioca, fagioli, granoturco, ortaggi, caffè, alberi da frutta come cupuaçu, mango e banane, zucche, ecc.), il latte, la carne bovina e suina, la farina di manioca ottenuta con la farinheira lì costruita, il pesce allevato nel laghetto, sono stati utilizzati per l’intera durata dell’esperienza dai centri Arcoiris (Casa di accoglienza, Scuola professionale, Scuola di Guaratinga), dal Comune per le scuole e per le merende scolari, il rimanente venduto sul mercato locale. È stata un’esperienza molto positiva per i ragazzi più grandi della Casa, per i quali frei Dilson aveva fatto preparare una casa ben organizzata e una scuola, che lì hanno vissuto per un importante periodo della loro vita, che ancora ricordano con piacere e nostalgia. L’attività presso l’Assovale si è conclusa alcuni anni fa, ante epidemia, ma si continuano le coltivazioni di orti, legumi e piante da frutta nel centro Arco-iris.
L’impegno di creare lavoro dove non c’è, incentivando la formazione di cooperative per la produzione e la commercializzazione dei prodotti, formate dai ragazzi/e dei nostri centri e da coloro che escono dalla scuola professionale, è stato un progetto difficile che talvolta ha portato frutti positivi, in altri casi non ha avuto la forza di proseguire con le proprie gambe. In tutti i casi è stata un’esperienza di vita, per tanti di loro indimenticabile. Con tanti ragazzi/e che hanno partecipato a questo progetto e oggi vivono la loro vita con le loro famiglie, Arcoiris ha mantenuto i contatti e con taluni le collaborazioni di lavoro e/o di volontariato.