Per la città di Itamaraju

TRE AMBULANZE PER ITAMARAJU (1997)

Il territorio comunale di Itamaraju è grande come un terzo del Trentino. Circa un terzo degli abitanti vive in undici frazioni distanti anche 80 chilometri dalla città. Sui servizi sanitari di Itamaraju confluiscono anche i bisogni della cittadina di Jucuruçu posta all’interno e distante più di 100 chilometri e di alcune frazioni dei comuni limitrofi di Guaratinga e Vereda.

Il primo dei progetti “I Comuni trentini per i Comuni del Sud del Mondo” ha coinvolto, nel 1997, molti Comuni trentini in un’importante iniziativa a favore della città di Itamaraju, allora guidata dal prefeito (sindaco) frei Dilson Batista Santiago al suo primo mandato. L’iniziativa, che ha visto inizialmente affiancarsi a Nago-Torbole anche i Comuni di Cles e di Trento, grazie anche al sostegno finanziario di questi e adi altri 25 Comuni trentini (costi di gestione a carico dalla Cassa Rurale Alta Vallagarina), ha portato all’acquisto di tre ambulanze per la città di Itamaraju che, formata da quasi 70 mila abitanti, ne era totalmente priva.

Le ambulanze, acquistate a San Paolo e consegnate alla città bahiana, erano due “Kia Besta” e una “Ford F1000 4×4”, tutte attrezzate – in particolare l’ultima – per raggiungere su strade sconnesse e non asfaltate le zone più impervie e le frazioni distanti anche 80 Km dal centro della città.

La consegna dei mezzi fu fatta con la consegna delle chiavi nelle mani del sindaco frei Dilson, in una giornata indimenticabile, alla presenza di rappresentanti di Arcoiris e dei Comuni di Nago-Torbole, Cles e Trento, con un corteo che attraversò con le ambulanze a sirene spiegate l’intera città, scortato da una miriade di Sem Terra a cavallo.

Per capire quanto le tre ambulanze sono state utili alla città, che in quel momento non aveva nessuna assistenza sanitaria pubblica se non un ambulatorio, basta pensare che la più organizzata delle tre, la Ford F1000 4×4, dopo molti anni svolgeva ancora il suo compito, girando le frazioni con oltre 750 mila chilometri sul contachilometri…

Un’iniziativa molto importante di concreta solidarietà internazionale tra municipi del nord e del sud del mondo organizzata da Arcoiris.

I MISURATORI DI GLICEMIA (2005-2010

Arcoiris ha inviato al Comune di Itamaraju dal 2005 in poi, ogni anno dalle 12 alle 15 mila strisce reattive per la misurazione della glicemia, con relative lancette pungidito e misuratori, utilizzate dai 15 centri di salute che frei Dilson, sindaco di Itamaraju, pur tra mille difficoltà, aveva avviato nei vari rioni e frazioni.

Ciò ha permesso di fare controlli gratuiti della glicemia alle persone povere della città per individuare, controllare nel tempo e curare i diabetici, al fine di dare loro anni di vita ma anche qualità della vita.

Contrariamente a quanto si possa pensare, l’incidenza del diabete è elevata e sono molte le persone che hanno potuto, grazie al nostro aiuto, usufruire del controllo periodico.

Un carico prezioso in tutti i sensi, sia per la quantità di salute che aveva con sé ma anche per il costo del materiale, reso possibile dalla grande generosità della ditta “Petrolvilla-Bortolotti” che ha messo a disposizione le risorse necessarie e di “Unifarm” che ha fatto sconti eccezionali sui prezzi commerciali. Il progetto è proseguito fino al 2010, quando la dogana brasiliana ha cominciato a porre grossi problemi allo sdoganamento del materiale, impedendo in sostanza che il progetto potesse proseguire.

MACCHINE PER RENDERE AGIBILI LE STRADE (2006)

L’ultimo progetto di collaborazione internazionale dell’iniziativa “I Comuni trentini per i Comuni del sud del Mondo”, promosso da Arcoiris, è stato l’acquisto e la messa a disposizione del Comune di Itamaraju di mezzi necessari alla manutenzione e percorrenza delle strade.

Erano (e sono) più di 300 i chilometri di strade bianche, sterrate, che univano le varie frazioni di Itamaraju, il cui territorio è grande come un terzo del Trentino e nelle cui frazioni vive un terzo dei 70.000 abitanti. Strade che collegavano la città anche alle altre cittadine più piccole, formate anch’esse da decine di migliaia di abitanti, Jucuruçu, Guaratinga, Vereda. Quasi tutte strade sterrate (gran parte lo sono ancora oggi), formate di terra rossa che, quando piove, diventa fangosa e scivolosa, chiamata “lama”. Durante le piogge diventavano impraticabili e nessuno era più in grado, nemmeno con mezzi speciali, di raggiungere frazioni e centri abitati: decine di migliaia di persone rimanevano così escluse dal mondo, senza possibilità di ricevere aiuto medico o assistenza sanitaria. Sebbene oggi la situazione sia migliorata, ancora troppe persone muoiono in queste circostanze per malattie anche banali.

I costi esorbitanti della bitumatura rendevano possibile la sola soluzione di trattare la superficie stradale con materiale stabilizzante che, compresso, resistesse alle piogge e riuscisse a garantire il passaggio. Per fare questo, con il sostegno della Provincia autonoma di Trento e della Regione Trentino-Alto Adige, Arcoiris ha raccolto nel 2006 il denaro occorrente per fornire al Comune di Itamaraju i mezzi meccanici necessari, uno scavatore (benna, retro-escavadeira), un trattore per preparare il fondo stradale con stabilizzante e un compattatore per comprimere lo strato superficiale. Acquistati a Texeira, i mezzi “salvavita” sono stati consegnati a Itamaraju, nelle mani di frei Dilson allora sindaco al terzo mandato, che li ha ampiamente utilizzati in accordo con le amministrazioni vicine. Grazie a questo molte strade sono risultate percorribili anche nei mesi di pioggia, soprattutto quelle delle frazioni più isolate.